Il tasso di interesse può essere fisso oppure variabile, ma deve essere in ogni caso inferiore al tasso di usura stabilito per legge.
È importante ricordare che, nel caso dei Prestiti Vitalizi, viene ammessa la pratica dell’anatocismo bancario, ovvero la capitalizzazione degli interessi, compresi quelli già scaduti.
Ogni istituto bancario ha ovviamente facoltà di applicare il tasso di interesse che ritiene più consono, nell’ambito della propria strategia commerciale.
È bene ricordare che, per Legge, ogni istituto è tenuto a presentare al soggetto finanziato almeno due Simulazioni del Piano di Ammortamento, atte ad illustrare il possibile andamento del debito nel tempo, evidenziando anno per anno separatamente il capitale e gli interessi, in funzione del tasso di interesse previsto.
Tali Simulazioni di ammortamento, congiuntamente alla copia del contratto di Prestito Vitalizio rilasciata dalla banca al richiedente, rappresentano documenti utili per comprendere nel dettaglio l’evoluzione finanziaria ed i costi, stimati o effettivi, associati al finanziamento.